Lunedì, 25 Marzo 2019 09:02

Turismo lariano 2018: 5 insight

Il turismo è una componente del DNA di Aglaia. Da 15 anni ci occupiamo di comunicazione integrata e di progetti legati allo sviluppo territoriale e turistico. Turismo esperienziale, eventi sportivi, percorsi tematici e cartografia divulgativa: questi sono solo alcuni esempi dei servizi che in Aglaia possiamo offrire a strutture private o a enti pubblici.

 

Il turismo è un settore di mercato alla stregua di tutti gli altri. Pertanto è importare rimanere aggiornati sugli ultimi trend, i più efficaci tool e, non ultimo, conoscere i dati statistici relativi al territorio per capire cosa è andato bene, dove migliorare e quali porzioni di questo mercato ancora non sono state comprese nelle strategie comunicative di strutture turistiche e enti pubblici.

 

In questo post ci occupiamo proprio di questo: una raccolta di dati riguardanti il turismo lecchese (e il Lago in generale) degli anni più recenti. Non temete, non vi tedieremo con una serie di percentuali e grafici di WordArt: vi proponiamo un estratto (5 punti) di quelli che, secondo il nostro non troppo modesto parere, sono i più significativi insight.

 

1. meno italiani, più stranieri
Dal 2016 gli italiani che vengono a visitare il lago di Como sono sempre meno (escludendo il turismo di prossimità che porta nei fine settimana sulle sponde del lago gli abitanti della Brianza, del milanese e oltre). Cresce il numero di visitatori stranieri: nel 2017 hanno passato almeno una notte nel comasco 3 miloni 270 mila persone, di questi il 78,2% arriva dall’estero (la percentuale era a quota 75,5% nel 2016). Nel 2018 la classifica vede al primo posto i tedeschi, seguono francesi (precedentemente occupato da americani), inglesi, “est europa”, spagnoli, nord europa e in ultimo Stati Uniti e Canada. Una nota sull’incoming d’oltremanica: “[estate 2018]… un calo di presenze del mercato inglese dovuto al cambio poco favorevole della sterlina” (S. Beri, ConfcommercioLecco Magazine, Ottobre 2018, n°10).

 

2. Periodi di villeggiatura brevi
Si sa, viviamo in un mondo rapido. Questo comportamento frenetico ce lo portiamo dietro anche in vacanza: è finita l’era dei periodi di ”villeggiatura”, viva i tour one-day/one-city. Fino agli ultimi anni questo era un tipico atteggiamento distinguibile dei turisti stranieri; nell’ultimo periodo le strutture ricettive stanno riscontrando questa "modo di viaggiare" anche tra i turisti italiani. I turisti optano per tipologie di alloggio meno formali che al tempo stesso possono offrire una serie di confort/pacchetti che gli permettano di vivere al massimo dell’esperienza la loro breve permanenza: il food, il turismo dinamico come tour guidati e bike rent, la cultura, il relax in centri benessere.

 

3. Crescono le strutture ricettive
Pensate, considerando la provincia di Lecco, nel 2014 si contavano sulle dita di una mano molto grande ben 411 esercizi tra alberghi, campeggi case e appartamenti per vacanze, agriturismi e B&B. A settembre 2018 le strutture ricettive hanno raggiunto quota 1016. Il dato più interessante in questo incremento è sicuramente quello riguardante le strutture “extra-alberghiere”: nel 2014 se ne contavano 172; nel 2018 siamo a quota 669; più della metà di tutte le strutture ricettive del Lecchese. In soldoni: i local privati si stanno sempre più attrezzando individualmente (anche grazie a portali di prenotazione come il famoso airbnb.it) con proposte di qualità e comode da raggiungere. Questo dato conferma quanto detto al punto 2: oggi il turista cerca qualcosa di meno formale e più “smart”. Dallo zimmer-frei al conventional-frei.

 

4. Tutti a far sport
Un trend ancora più in crescita è sicuramente quello del turismo legato ad un’attività sportiva. Di “cose da fare” nell’area lariana si sa, ce ne sono tantissime che manco un campus olimpico. È sicuramente un territorio sfidante, con i suoi ghisalli e sormani per gli amanti delle due ruote; ma anche avventuroso con le sue grigne e vallate; dinamico e “stiloso” con la sua Breva e il suo Tivano per gli appassionati di vela, kite e windsurf. Ancora una volta questo dato evidenza come è importante per una struttura ricettiva essere pronta per questo cluster di visitatori con servizi dedicati, un branding originale e una forte strategia integrata di comunicazione. Prendiamo per esempio la montagna lecchese: tra stranieri e italiani nel 2014 si contano 35.151 presenze. Nel 2018 ben 49.266. Grigna is calling and we must go!

 

5. Cosa piace ai turisti?
Sembra una domanda da chiedere alla sfera di cristallo, ma abbiamo la risposta. Tra il materiale maggiormente richiesto dal turista spicca su tutti la cartina della città da visitare. A seguire tutti chiedono una cartina che illustri in un colpo d’occhio cosa ha da offrire il nostro bel lago (ne stiamo preparando una! Originale e disponibile sul nostro e-commerce a brevissimo) e, visto il trend al punto 3 sono molto richieste le cartine dei percorsi in montagna: qui in Aglaia siamo esperti nella realizzazione di cartine topografiche e tematiche. Cresce l’interesse, seppur ancora piuttosto debole, per il turismo di tipo enogastronomico: sul lago di Como si contano 1.300 Ristoranti, 135 Agriturismi, 7 Mercati Biologici… Dopo tutto questo sport, puoi anche permetterti di sbaffart qualche specialità del nostro Lago e delle nostre montagne, no?

 

Fonti
http://www.provincia.lecco.it/turismo/strutture-ricettive/dati-turistici/
http://www.provincia.lecco.it/bilancio-di-fine-mandato-2014-2018/turismo/
https://www.lakecomo.is/it/esperienze/enogastronomia/
https://giornaledilecco.it/cultura-e-turismo/turismo-a-lecco-ecco-la-fotografia-del-2018/

 

In soldoni

  • Meno italiani, più stranieri sul Lago
  • One-day/One-city
  • Aumento strutture ricettive
  • Turismo sportivo
  • What tourist want

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