Martedì, 28 Gennaio 2020 07:54

Blocco creativo non ti temo

Si parla di “Blocco Creativo” (già solo la parola si trascina dietro un'aura grigia) quando si vuole indicare la condizione in cui le idee che fino al giorno prima brulicavano e scorrazzavano nella nostra mente, 'puff' spariscono e lasciano dietro di sé il vuoto totale con l'iconico rotolo di fieno mosso dal vento (nei casi peggiori, nemmeno quello) che attraversa la città fantasma nel lontano ovest. Questa condizione potrebbe essere paragonabile ad un blackout perchè il nostro cervello è sempre pieno di idee solo che temporaneamente non riusciamo più a vederle. In un'agenzia di comunicazione, ne sappiamo qualcosa.

Ci sono varie tipologie di Blocco/Blackout: mentale, emotivo, personale, comportamentale, informativo,etc. Non starò qui a descrivere ciascuna categoria perchè so che tutti hanno aperto questo articolo per arrivare direttamente al nocciolo della questione. Eccovi accontentati:

 

  1. NON PERDERE LA TESTA E ALLONTANATI SUBITO DALLA FONTE DEL BLOCCO. Sei al computer da ore e la tua pagina world/Illustrator/Indesign/etc. è ancora tragicamente bianca? Fai un bel respiro e allontanati lentamente dalla fonte del blocco, un passo dopo l'altro senza guardarti indietro. Cambiare ambiente fa sempre bene per il ricircolo di idee come quando si aprono le finestre: l'aria pesante lascia spazio a quella nuova, frizzante e leggera. Per farti capire ripassiamo un po' di matematica→ la tua mente : stanza = idee : aria.
  2. SCRIVI O DISEGNA TUTTO QUELLO CHE TI PASSA PER LA TESTA. “Eh ma non so disegnare”, “Non mi viene in mente nulla”: sono solo alcune delle scuse che vanno abolite in questi casi. Non sai disegnare? Non importa, non ti viene chiesto di essere il Michelangelo della situazione, chi lo sa che dal cumulo di righe storte e ghirigori non-sense che produrrai, potresti scorgere l'idea che stavi cercando. Se invece le arti grafiche manuali ti fanno venire l'orticaria al solo pensiero, puoi sempre scrivere quello che ti viene in mente. Annota parole in libertà e key word e non costringerti a comporre testi fatti e finiti perchè potresti incappare in un altro blocco.
  3. FAI UNA PASSEGGIATA O UN ALTRO TIPO DI ATTIVITÀ FISICA. Che l'attività fisica aiuti a liberare endorfine non è un segreto e una bella manciata di positività non può altro che giovare in questi momenti di apparente assenza di idee. Grazie allo sport, l'attenzione si sposta  dalla mente al corpo ed inconsapevolmente si stacca la spina. Ehi, e se poi ti trovi nella nostra zona, passa a trovarci, sapremo indicarti ottime attività che potresti fare.
  4. FAI UNO SPUNTINO: A STOMACO PIENO SI RAGIONA MEGLIO!. Non spiegherò le motivazioni scientifiche e biologiche degli effetti del cibo sulla nostra mente ma posso sicuramente affermare che mettere qualcosa sotto i denti permette di staccare qualche minuto la mente dal lavoro che ci sta tormentando. Sgranocchiando uno snack per i golosi o un frutto per i salutisti, ci si troverà ad osservare l'ambiente che ci circonda entrando in un mood di inaspettato relax.
  5. FAI DUE CHIACCHIERE CON QUALCUNO (SÌ VA BENE ANCHE L'OSTIOSA VICINA DI CASA). Questo consiglio si articola in due possibili vie: scambio di opinioni riguardo il lavoro su cui ci si è bloccati oppure dialogo su altri temi. La prima strada è molto utile perchè permette di vedere le cose da un'altra prospettiva; anche le critiche, entro un certo limite, possono fornire interessanti spunti. In alternativa, anche due chiacchere informali con un amico o un conoscente possono essere utili: una notizia locale, un aneddoto o, addirittura, un pettegolezzo, sono tutte basi da cui potrebbe fruttare qualche nuova idea.             

 

Eccoci arrivati alla fine: voi avete i vostri nuovi 5 metodi per affrontare il blocco creativo e noi abbiamo superato il nostro per scrivere questo articolo. Una vittoria per tutti!

Ci tengo a specificare che ognuno ha il proprio modo di ragionare e gestire il lavoro per cui queste indicazioni rappresentano solo alcuni degli approcci che possono essere adottati in quei casi di blackout creativo. L'elemento comune è che non bisogna mai forzare il processo creativo: l'idea non viene? Fa nulla, prendo il mio tempo e ci riprovo più tardi cosa che non vuol dire “rimandare il dovere” ma semplicemente mettersi nella condizione di farlo al meglio. La creatività, ahimè, non è un muscolo che si comanda direttamente, se ci arrovelliamo avremo solo il risultato opposto a quello desiderato: più cerchiamo le idee e più loro ci sfuggiranno.

Detto questo, vi auguro pace e prosperità di idee!