Si sente sempre più spesso parlare di podcast, ma cosa sono e soprattutto quali sono le loro potenzialità nel mondo moderno?
Prima di iniziare, facciamo un po' di chiarezza (che male non fa):
Podcast ≠ Streaming (Contenuto di cui l'utente giova grazie a una connessione internet)
Podcast ≠ Broadcast (Trasmissione radiofonica ascoltabile solo a una determinata ora del giorno)
Podcast = contenuto vocale o video che l'utente scarica dal web e di cui la fruizione può avvenire in un secondo momento.
Il termine fu coniato nel 2004 dal giornalista Ben Hammersley che parlando del fenomeno nascente suggerì qualche possibile nome:
“Ma come possiamo chiamarla? Audioblogging? Podcasting? GuerillaMedia?”
La diffusione dei podcast iniziò proprio in America a causa dell'assenza di una radio che si estendesse sull'intero territorio.
Dopo questo breve intro (sappiamo che state scalpitando) procediamo con l'esposizione di quelle che sono le potenzialità, i vantaggi e le caratteristiche di questa forma di comunicazione.
Sicuramente la caratteristica di essere on demand (= disponibile su richiesta dell'utente) ha fatto in modo che nuove tipologie di contenuti basati sullo storytelling iniziassero a diffondersi. L' uomo per natura è incline ad ascoltare storie che sono il miglior modo per assimilare contenuti e entrare in empatia con essi.
Un numero sempre più in aumento di aziende ha scelto di inserire nelle proprie strategie, quella del “Branded Podcast” perchè permette di creare una nuova relazione con il pubblico. Si discosta dalle tecniche di advertising tradizionali perchè i valori della marca vengono raccontati, creando così un rapporto più intimo con l'utente, come se ci si rivolgesse direttamente a lui. E' una comunicazione più leggera (nulla a che vedere con gli spot tradizionali) con l'obbiettivo di attrarre più che vendere. I branded podcast hanno molto successo proprio perchè non si propongono come pubblicità ma come veicolo di sensazioni emozionali, iconiche e valoriali: si crea un legame affettivo, mirato alla fidelizzazione, con l'utente.
Secondo il co-fondatore di Pacific Content, Steve Pratt, il declino delle pubblicità generaliste è una delle principali cause del successo dei podcast che si stanno diffondendo sempre di più: secondo le stime di Magna e Iab il settore del podcasting potrebbe sfiorare il miliardo di dollari di investimenti pubblicitari entro due anni da adesso.
Passando a questioni più tecniche, i contenuti non solo devono essere ben pensati ma anche essere realizzati nella qualità migliore possibile. Non avete nulla da raccontare (escluso il vostro desiderio di vendere) o non possedete i mezzi per produrre podcast di buona qualità audio? Lasciate perdere oppure munitevi di tutti gli elementi necessari. Un podcast fatto male porta conseguenze tanto negative quanto quelle buone create da uno di qualità.
C'è da specificare che oltre alla definizione dei contenuti da divulgare, bisogna capire come promuoverli. I podcast infatti, hanno una logica simile a quella dei programmi tv: la gente non li guarda spontaneamente ma lo fa attirata dalle pubblicità e dalle anticipazioni. Bisogna creare l'attesa e la curiosità nei futuri ascoltatori con piccoli spoiler accattivanti e coinvolgenti.
Come per Instagram, Facebook o un qualsiasi altro canale social, è importante tenere conto del pubblico a cui ci si rivolge in modo tale da pubblicare il podcast nel momento della giornata più adatto. Voxnest, la società leader nel mercato del podcasting, nata dalla fusione di Spreaker, la prima app in Italia per creare podcast, e BlogTalkRadio, la principale piattaforma di talk show online degli Stati Uniti, ha analizzato il rapporto tra gli argomenti più in voga e le fasce orarie per identificare il rapporto migliore tra pubblicazione e numero di ascoltatori. I risultati emersi non variano solo in base al contenuto ma anche in base alla posizione geografica: in Europa podcast di sport e cultura vengono tendenzialmente pubblicati in fascia mattutina, attorno le 9.00, mentre in America leggermente prima, tra le 7.00 e le 8.00.
Elemento da tenere in considerazione è la versatilità di questa tecnologia: perfetta non solo per i computer ma anche per gli smartphone. Un podcast può essere ascoltato ovunque e nel mentre si può svolgere un'altra attività: un 'indagine condotta da PwC ha evidenziato che il pubblico di età compresa nel range 25-50 è quello più interessato a questa tipologia di contenuti, soprattutto durante il tempo libero. Per quanto riguarda i luoghi preferiti per l'ascolto dei podcast, la ricerca svolta dalla multinazionale Nielsen, “Mercato audio in Italia”, ha evidenziati i seguenti: casa (66%), in macchina (28%), al lavoro (9%), durante attività sportiva (9%), a casa di amici e parenti (7%), a scuola (4%), in biblioteca (4%).
Ora che ne sai qualcosa in più sui podcast, ti senti pronto ad intraprendere questa nuova avventura?
Noi siamo tutto a orecchie!