andrea mauri CEO | Account Manager | Creative Director |
Capita spesso che una azienda mi chieda di spiegargli perché nel piano di comunicazione e marketing, che presento loro, ci sia l’attività di branding.
Non che non lo sappia, ma ha difficoltà a dare l’importanza dovuta alle azioni proposte ed il loro giusto valore. Spesso si ferma ad un “Quanto sforzo mi richiede, e poi perchè risorse ed energie vengano incanalate qui?”.
Oggi, in una comunicazione che si caratterizza per una forte componente digitale, il pensare di promuovere costantemente il proprio brand sembra inutile, ridondante, pensando che il prodotto sia il focus. Ed è invece proprio qui una delle forze degli strumenti digitali, ognuno con la sua modalità di scrittura e di coinvolgimento del target, permettendo di avere un “coro unico” che, con forza, è presente sul mercato globale.
Per aumentare la rilevanza del brand, una parte delle campagne di marketing e comunicazione che propongo al cliente non si concentrano sul persuadere i consumatori ad acquistare il prodotto. L'obiettivo delle campagne di branding è rafforzare costantemente le associazioni positive tra il marchio dell’azienda ed i clienti, prospect e stakeholder. La familiarità che acquista il cliente è l’obiettivo, dove i messaggi costanti di marketing e comunicazione di un marchio, assicurano che il brand sia al primo posto quando un consumatore prende una decisione di acquisto. Qui gli studi scientifici ci vengono in aiuto e provano il comportamento del consumatore, del suo cervello, di come il brand è presente quando fa una scelta e prende una decisione.
Sui manuali dell’identità del marchio si studia quanto un brand sia considerato uno degli asset aziendali tra i più importanti, che ha un valore ed è spendibile sul mercato. Se ipotizziamo di avere un investitore o un nuovo partner esperto che crede nell’azienda e nel prodotto realizzato, fa sicuramente una ricerca di mercato per capire la notorietà del marchio aziendale e, basandosi sulla ricerca di una metrica non sempre facile da avere, trova un valore economico corrispondente. Ecco un dato incredibile: l’82% degli investitori afferma che il riconoscimento del marchio è un elemento importante che li guida nella decisione di investimento. Non sempre è scontato.
Oggi, grazie alla comunicazione digitale, con la sua velocità nel raggiungere il target, si porta l’attenzione al marchio; altro dato interessante è che quando le aziende adottano una strategia di branding coerente, hanno ben 3.5 volte in più la probabilità di visibilità, rispetto a chi non la adotta. Dobbiamo dimenticare che queste considerazioni sono riferite solo al mondo del consumer, oggi sono adottate anche nel mondo del business. Prendere consapevolezza di questo permette alle imprese produttrici di adottare strategie di branding, affiancandoci una storytelling reale e trasparente dell’azienda.
Ma sai quanti conoscono il tuo brand, la tua storia e soprattutto il tuo valore della notorietà del brand?