Martedì, 21 Gennaio 2025 15:20

Fake news: quando la comunicazione digitale diventa un rischio

L’annuncio di Zuckenberg di mettere fine al sistema di fact-checking sulle sue piattaforme arriva in contemporanea alla pubblicazione del report annuale sui rischi globali del World Economic Forum, che mette al primo posto per grado di severità nel breve periodo proprio il rischio di disinformazione. E nel frattempo sui social - tra cui Instagram, di proprietà dello stesso Zuckenberg - stanno spopolando immagini e video degli incendi a Los Angeles con le fiamme che assalgono il cartello Hollywood e altri luoghi celebri della città… creati con l’intelligenza artificiale per spaventare il pubblico.

Le fake news sono l’inevitabile conseguenza della comunicazione di massa, la cui proliferazione è ulteriormente favorita dalla digitalizzazione della comunicazione e dal suo evolversi continuo con l’introduzione di nuove tecnologie. L’Intelligenza Artificiale ne è l’ennesima prova, e costituisce un rischio tangibile a causa dell’accuratezza sempre maggiore delle immagini e notizie prodotte, nelle quali incappiamo inevitabilmente come user sui social media.

Ma non si tratta solo di difficoltà nel distinguere la verità da una bufala: l’ecosistema di informazione digitale è anche caratterizzato da una quantità pressoché infinta di informazioni che chiunque può creare e diffondere. E si sa, più le notizie catturano l’attenzione e sorprendono, più circolano velocemente. Di fatto, il sistema di fact-checking implementato da Meta aveva lo scopo di verificare la veridicità delle pubblicazioni sulle piattaforme online, proprio per evitare che nella miriade di informazioni ivi contenute gli utenti fossero aiutati nel filtrarle, soprattutto considerando il metodo di comunicazione dei social media si basa su immagini e testi d’impatto a cui si dedicano pochi secondi di visualizzazione.

Tuttavia, la linea tra precauzione e censura in questo caso è molto sottile, ma altrettanto lo è la linea tra libertà e anarchia in un mondo della comunicazione così elaborato e complesso.

Inoltre, i rischi tecnologici possono avere conseguenze ad effetto domino, andando ad impattare gli aspetti sociali, economici, etici, sanitari ecc - motivo per cui la disinformazione è percepita come il rischio più grave che potremmo affrontare nei prossimi anni.

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a cura di Martina Mauri - Junior PR & Account

 

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Zuckerberg’s announcement to end the fact-checking system on his platforms coincides with the publication of the annual Global Risks Report by the World Economic Forum, which ranks disinformation as the most severe short-term risk. Meanwhile, on social media platforms, including Instagram (owned by Zuckerberg), images and videos of fires in Los Angeles are going viral, showing flames engulfing the Hollywood sign and other famous landmarks of the city… created by artificial intelligence to scare the public.

Fake news is an inevitable consequence of mass communication, whose proliferation is further encouraged by the digitization of communication and its continuous evolution with the introduction of new technologies. Artificial Intelligence is yet another proof of this and constitutes a tangible risk due to the ever-increasing accuracy of images and news it generates, which we inevitably encounter as users on social media.

However, it is not just about the difficulty of distinguishing truth from hoaxes: the digital information ecosystem is also characterized by an almost infinite amount of information that anyone can create and disseminate. And as we know, the more news grabs attention and surprises, the faster it spreads. In fact, the fact-checking system implemented by Meta aimed to verify the truthfulness of publications on online platforms, precisely to help users filter through the myriad of information they contain, especially considering that the communication style of social media relies on impactful images and texts that receive only a few seconds of viewing.

However, the line between precaution and censorship in this case is very thin, as is the line between freedom and anarchy in such an elaborate and complex communication world.

Moreover, technological risks can have a domino effect, impacting social, economic, ethical, health, and other aspects—one of the reasons why disinformation is perceived as the most serious risk we may face in the coming years.

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written by Martina Mauri - Junior PR & Account