Addio alla fila in supermercato?
Acquistare prodotti food attraverso e-commerce diviene sempre più spesso la scelta preferita da molti consumatori. Tra i vantaggi del cliente sicuramente al primo posto vi è un risparmio di tempo e di denaro. Fare la spesa seduti comodamente sul divano di casa e risparmiare qualche soldo evitando di riempire il carrello con tanti piccoli peccati di gola sono stati due fattori determinanti per quanto riguarda l’aumento del fenomeno “eat-commerce”. Tra le novità di questo settore emergono due esempi importanti: Amazon Pantry e UberEats, di cui si è parlato già parecchio nei mesi scorsi. Amazon ha lanciato anche in Italia il servizio Pantry, un supermercato online che offre la possibilità di acquistare cibo, prodotti per la casa, per la cura della persona, alimenti per animali, e di farli arrivare direttamente a casa propria grazie agli efficienti servizi di spedizione di Amazon. UberEats è invece il servizio di consegna di cibo a domicilio, appena sbarcato a Milano, dopo i successi di San Francisco, New York, Tokyo, Dubai, Londra ed Amsterdam. Grazie a questo servizio, tramite l’app si può ordinare il proprio pasto e riceverlo a casa o in ufficio entro poco più di mezz’ora!
Cosa dicono le statistiche?
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio eCommerce B2C della School of Management del Politecnico di Milano l’e-commerce nel settore food in Italia nel 2017 è cresciuto del 37% rispetto al 2016, per un valore di 812 milioni di euro. Per il segmento dell’enogastronomia, la crescita è stata più bassa rispetto a quella del grocery: infatti nel 2016 le vendite online sono cresciute “solo” del 17%. Tuttavia, nonostante sia il segmento del settore alimentare con la crescita inferiore, rimane comunque quello con il valore degli acquisti più elevato, quasi il 47% del valore dell’alimentare online. Significa che gli spazi per ulteriore crescita di questo segmento sono molto ampi.
Nonostante questi numeri molto promettenti, In Italia il settore del food commerce arranca con solo il 3% del totale di vendite online. Nel comparto della spesa on-line o e-grocery, le criticità sono tantissime. Difficoltà logistiche e qualità del packaging hanno rallentato molto l’e-commerce del food. Basti pensare al fresco, al surgelato, alla consegna per lunghi tragitti o a quella veloce domiciliare, fattori che rendono scettici ancora una fetta dei consumatori, che alla spesa online preferiscono quella classica al supermercato.
Quello del packaging è un tema molto importante, perché ha impatti decisivi sul tempo della conservazione delle proprietà e sulla scadenza del cibo. I consumatori in primis chiedono uno stile di packaging fatto su misura, che sia in grado di evidenziare e rendere subito riconoscibili le caratteristiche del contenuto, mantenendo le proprietà sensoriali e nutritive inalterate anche dopo i tragitti lunghi. La capacità di offrire servizi di consegna e servizi di ritiro efficienti e rapidi, sembra emergere come uno dei principali territori competitivi sul quale si giocheranno le sfide dell’e-commerce nei prossimi anni.
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